venerdì, luglio 10, 2009

Multitasking

Recentemente ho letto l'inchiesta di Mara Accettura pubblicata sulla Repubblica delle Donne dal titolo "Multitasking: sì o no".
David Meyer dell'Università del Michigan, esperto mondiale in questo campo, sottolinea come siano pochi i compiti che possiamo sovrapporre. Vedi per esempio guidare e parlare con un auricolare.
Le parole attivano immagini che interferiscono con la visione della strada. E' come avere due racconti diversi in testa: se interrompiamo uno ristabilire le connessioni celebrali diventa più difficile. E il risultato può essere fatale.
Winfred Gallagher consiglia: "Stay focused! L'attenzione è una moneta mentale. Non abbiamo risorse infinite. Bisogna sempre chiedersi come investirla, spenderla o proteggerla. Se dovete fare qualcosa di impegnativo dedicategli 90 minuti secchi prima ancora di rispondere alle e-mail, telefono. Se vi interrompete il rebooting vi prenderà almeno 20 minuti".

E' un argomento molto interessante, soprattutto considerata la frenesia che ti porta a doverti concentrare su più task contemporaneamente. Purtroppo mi sono resa conto proprio recentemente di come sia essenziale assegnare un ordine di priorità e quindi concentrarsi sui singoli elementi lavorando per "slot".
C'è una continua spinta a seguire moltissimi elementi contemporaneamente tanto che mi capita sempre più di frequente a sentirsi a fine giornata "frullata" con la mia testa che si ritrova in overbooking e vorrebbe dire: BASTAAAAA!

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1 commenti:

E' lo stesso urlo che conclude molte delle mie giornate, infatti.

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