Pola, febbraio 1947: esuli attendono di imbarcarsi verso l'Italia
immagine tratta dalla fotogalleria de "Il Piccolo""
Oggi si celebra la giornata del ricordo in memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata.immagine tratta dalla fotogalleria de "Il Piccolo""
Avrei voluto scrivere qualcosa ma passando per il sito del Comitato 10 febbraio ho letto alcune righe che mi hanno fatto venire i brividi. Eccole:
"Ricordo le migliaia e migliaia di uomini, donne, anziani e bambini, lasciati morire nel buio di una foiba, seppelliti vivi tra i morti. Perché si risparmiassero le pallottole.
Ricordo maestri, preti, soldati, operai, studenti seviziati e uccisi dalle milizie comuniste jugoslave nelle scuole, in strada, in chiesa, in casa propria. Cadaveri disseminati senza pietà lungo tutto il confine nord-orientale d'Italia.
Ricordo giovani donne torturate con tenaglie roventi, rinchiuse in gabbie di ferro, stuprate ed esposte al ludibrio degli uomini di Tito.
Ricordo quei carnefici ancora impuniti, prosciolti dall'accusa di sterminio per aver operato in territorio "extranazionale" o mai neanche processati.
Ricordo la disperazione dei 350 mila esuli italiani di Fiume, dell'Istria, della Dalmazia. Costretti ad abbandonare le loro case, le loro terre, i loro ricordi radicati nei secoli.
Ricordo migliaia di persone scomparse nel nulla che l'Italia, l'Europa ed il mondo hanno fatto finta di dimenticare.
Ricordo il silenzio degli storici di partito e l'omissione complice della scuola pubblica italiana, perché le giovani generazioni non sapessero, perché non ricordassero.
Il 10 febbraio di ogni anno, nel "Giorno del ricordo in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano - dalmata e delle vicende del confine orientale" io indosso il fiocco tricolore per tributare il mio riconoscimento a questi Figli d'Italia troppo a lungo dimenticati.
Io ricordo e tu?"
tratto dal sito www.10febbraio.it
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