lunedì, agosto 02, 2010

La strage di Bologna: per non dimenticare

Il 2 agosto del 1980 ero ancora una bambina, immersa nei sogni tipici dei piccoli, anche se poi nel giro di qualche mese la mia vita sarebbe cambiata radicalmente.
Non mi ricordavo molto della strage di Bologna ma guardando il muro dei ricordi di Repubblica sono rimasta colpita da tutte quelle vittime, vite stroncate brutalmente in una sala di attesa di una stazione. Qualcuno stava partendo altri stavano aspettando parenti in arrivo... tutti spazzati via così, da un momento all'altro.

Questo un video girato dopo l'esplosione:

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2 commenti:

Ho dovuto pensarci un attimo prima di commentare. Avevo 9 anni e mio fratello non era ancora nato. Non riesco a dirti precisamente dove stavo quando l'ho saputo, ma quando penso ai familiari di quelli letteralmente disintegrati dalla bomba, che hanno dovuto loro dimostrare che i loro cari stavano in quella stazione, finchè un giorno sotto un locomotore ad Udine hanno trovato dei frammenti di "origine umana" e ops...Scusate vostra figlia era là é morta si é disintegrata perchè qualcuno che ancora oggi non é chiaro chi sia ritiene che lo stato così com'è non va e che bisogna fare in modo di cambiarlo con la violenza su degli innocenti inermi...e non si é data alla macchia, povera ragazza, approfittando della confusione...Scusa ma le idee mi si sono accavallate. Quello che volevo dire é che il mondo non si cambia con le bombe, lo si intristisce, lo si rende insicuro, ma non lo si cambia. Sarebbe carino, l'aggettivo non lo uso a caso, sapere perchè certe cose accadono, chi le vuole e le decide, chi le fa accadere materialmente e che chi deve paghi fino all'ultimo le sue colpe. Sarebbe carino, veramente.

E' vero, i mandanti non sono mai stati trovati. Tra l'altro leggendo i commenti lasciati sul "muro" della Repubblica di Bologna emergono particolari pazzeschi tipo che il giorno prima che accadesse la strage qualcuno ha notato un dispiegamento di agenti in borghese allucinante...boh, non lo sapremo mai, come tanti altri disastri rimasti senza colpevoli, vedi Ustica ad esempio

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