sabato, agosto 22, 2009

C'era una volta una bambina e 30 aragoste


C'era una volta, in un paese incantato, una bambina che amava tanto le aragoste. Le amava così tanto che un giorno in un ristorante chiese a suo papà se poteva comprare con i suoi risparmi un'aragosta per liberarla in mare. Il papà sorrise e la incoraggiò a chiedere al proprietario del ristorante se era possibile comperarne una per liberarla.
In un primo momento, il ristoratore raccontò alla bambina che non si poteva farlo perchè le aragoste stavano dormendo e non potevano essere svegliata.
Dietro insistenza del papà della bambina il proprietario del ristorante rispose che avrebbero potuto comperare 30 aragoste (quelle non prenotate per la serata) per un valore di 1.300 euro. E così fecero.
30 aragoste liberate in una notte stellata di fine agosto.
E così vissero tutti felici e contenti.

Il bello è che è una favola vera, non inventata.
Ecco il link per saperne di più: http://croaziatours.blogspot.com/2009/08/liberate-aragoste-nel-ristorante-niko.html

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2 commenti:

Una bella vera favola a lieto fine, ma per quanto saranno rimaste ancora in mare? Devo dire che solo una volta ho comprato in Sardegna un'aragosta viva e quando ho seguito le indicazioni per la cottura, mai mi sarei immaginata di sentire il loro lamento e pianto di sofferenza e di agonia: ho detto mai più. Però la polpa è buona.... Tea

Sono d'accordo con te: è davvero lacerante doverle buttare vive nell'acqua bollente...da piccola mia nonna mi cucinava le "canoce", delle aragostine in miniatura e ancora mi ricordo come buttavo la testa tra i cuscini per non vedere mia nonna combattere con quelle bestioline che cercavano di uscire dalla pentola. E' una crudeltà e proprio per questo motivo non le abbiamo più comprate. Ma sono così buone!!!

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