Casa Camper

Tentempié è il nome del buffet permanente che un albergo di Berlino, "Casa Camper", offre gratuitamente a tutti i suoi ospiti in qualsiasi momento della giornata..

Il boss delle torte

Carlo's Bakery: Buddy Valastro, la sua famiglia e...le sue splendide torte!.

Many amours

Ce ne sono tanti di amori: dall'amore carnale a quello tollerante. C'è anche l'amore esaurito, purtroppo.E per ogni amore c'è anche la sua ricetta ideata e realizzata da Corrado Calza. Fotografie di F.Cicogna.

Olive Jeffers e il cuore nella bottiglia

Oliver Jeffers un giorno è entrato nella mia vita per caso. E ha illuminato la mia giornata.

Proeuf e Marije Vogelzang

Un ristorante aperto di recente ad Amsterdam e caratterizzato da cibo genuino, pronto da mangiare in stile pic nic.Il concept è di Marije Vogelzang, eating designer.

lunedì, agosto 31, 2009

Teorie e pratiche della creatività

Quest'estate ha portato qualcosa di molto interessante e istruttivo.
Mi riferisco al blog di Annamaria Testa www.nuovoeutile.it dove in agosto è stato lasciato spazio libero ai commenti con i quali si poteva proporre un argomento o anche solo uno sfogo.
E' stata un'esperienza bellissima, coinvolgente, anche emozionante (quando ho finito di leggere il primo commento di Puffotriste mi sono sentita coinvolgere così tanto come se un amico di vecchia data mi avesse appena raccontato una brutta esperienza personale).
Ecco il link alla pagina dei commenti: www.nuovoeutile.it/commenti.htm?indice_page=33
E' uscito di tutto da questo mese di commenti, tantissime storie interessanti ma anche tanti spunti da applicare nei prossimi mesi.

Un grande grazie ad Annamaria che è intervenuta quando ce ne era bisogno e che mi ha fatto venire voglia di provarci ancora di più. Provare ad esprimere tutta la creatività che abbiamo dentro e che a volte stenta ad uscire.

domenica, agosto 30, 2009

30 agosto - Giornata Internazionale degli Scomparsi



Oggi è la giornata internazionale degli scomparsi.
E' pazzesco pensare di poter perdere un tuo caro all'improvviso e di non poterlo forse mai più rivedere. Ciò che mi impressiona di più è quando a sparire sono dei bambini piccoli, talmente piccoli che magari crescendo in un'altra famiglia non si ricorderanno più della loro vera famiglia, dei veri genitori, della sua casa.
E' devastante e non riesco ad immaginarmi cosa possano provare i genitori dei bambini scomparsi.
In Italia c'è un sito: http://it.missingkids.com della Polizia di Stato Sezione Minori dove poter ottenere informazioni su come poter aiutare i minori scomparsi, con accesso alle schede e un link al progetto internazionale missing children.
Il 25 maggio è stato il giorno internazionale dei bambini scomparsi ed è stata ideata una campagna su come spendere almeno 25 minuti del nostro tempo per rendere più sicuri i nostri figli.
Ecco il link per saperne di più: http://www.missingkids.com/missingkids/servlet/CampaignServlet?LanguageCountry=en_US&PageId=3141

Infine ecco il comunicato stampa di Amnesty International sulla giornata odierna:
"la comunità internazionale ha un nuovo strumento per combattere questo scandalo: la Convenzione internazionale per la protezione di tutte le persone dalle sparizioni forzate, adottata nel 2006 ma non ancora entrata in vigore, potrebbe fare la differenza.
Questo trattato obbliga gli stati a introdurre il reato di sparizione forzata nella legislazione nazionale, a proteggere i testimoni e a perseguire sul piano penale ogni persona coinvolta; riconosce il diritto delle famiglie a conoscere la verità e a ottenere la riparazione del danno; chiede agli stati di prevenire le sparizioni forzate mediante rigorose garanzie a tutela delle persone private della libertà, di svolgere ricerche sugli scomparsi e, qualora risultino deceduti, di individuarne i resti e restituirli alle famiglie; infine, chiede agli stati di avviare procedimenti penali nei confronti di presunti autori di sparizioni forzate nel proprio territorio, a prescindere da dove il crimine sia stato commesso, oppure di estradarli verso un altro stato o di consegnarli a un tribunale penale internazionale.
Affinché la Convenzione entri in vigore, dando così una prospettiva alle famiglie che ancora cercano i propri cari, occorrono solo altre sette ratifiche. Amnesty International chiede a tutti i governi di celebrare la Giornata internazionale degli scomparsi dando massima priorità alla ratifica e annunciando quando questa verrà approvata. La 64ma Assemblea generale delle Nazioni Unite, che si apre a New York il 15 settembre, offrirà ai governi un'opportunità importante per farlo.

Ulteriori informazioni

La Convenzione internazionale per la protezione di tutte le persone dalle sparizioni forzate, adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 dicembre 2006, è stata finora ratificata da 13 stati. Il numero di ratifiche necessarie per la sua entrata in vigore è di 20 stati. L'Italia l'ha firmata il 3 luglio 2007, ma deve ancora ratificarla"

sabato, agosto 29, 2009

Scrattina e il suo amore


Domani primo pomeriggio cinema.
Tutti insieme appassionatamente a goderci "L'era glaciale 3". Ammetto che non è un grande sacrificio e poi quest'anno ci sono diverse new entry tra cui Scrattina, la scoiattolina che farà innamorare Scrat.
E' bellissima, incantevole, con delle ciglia lunghissime e l'hanno disegnata proprio bella furbetta.
Un po' di relax ci vuole.
Devo ricordarmi che domani è una giornata importante e spero di non dimenticarmi di trattare un argomento a cui tengo molto.
Buon weekend!!

venerdì, agosto 28, 2009

L'autoscatto e un ospite inatteso


Sul nuovo numero di Vanity Fair ho visto una foto che mi ha fatto sorridere ma anche riflettere.
Una coppia è andata sul lago Minnewanka - Banff National Park in Canada a fare una gita.
Ad un certo punto hanno avuto voglia di portarsi a casa un ricordo da quel posto così meraviglioso così hanno pensato: perchè non farci un'autoscatto?
Hanno prediposto la macchina digitale, l'hanno posizionata su una roccia e poi ...tic sono partiti i secondi che preparano l'autoscatto. In quei pochissimi secondi, probabilmente disturbato da quel rumorino un po' strano, un piccolo scoiattolo si è posizionato proprio davanti all'obiettivo.
Clic e la foto è riuscita. I protagonisti però non sono la copppia di ragazzi bensì un bellissimo scoiattolino molto, molto curioso che è diventato un'icona anche su facebook.
La foto è di Melissa Brandts.

giovedì, agosto 27, 2009

Ancora High Line


Sempre a proposito di High Line per chi volesse saperne di più ho trovato su internet qualche link interessante:

- sito: http://www.thehighline.org/
- blog: http://blog.thehighline.org/
- Flickr: http://www.flickr.com/groups/friendsofthehighline/pool/

Il riposo e New York




Sì, potrei stare meglio di come sto ora, molto meglio.
Stamattina è arrivato il responso del dottore: altri giorni di riposo assoluto. Quest'anno non è stato come me lo sarei immaginato...proprio no.
L'unica cosa positiva è che più sto male più mi viene voglia di scrivere, di buttare fuori tutto quello che sento, che provo, che desidero, che mi fa arrabbiare, che mi delude, che mi piace da morire. Forse quest'ultimo lato non sta uscendo molto, anzi per niente. Sarà che mi sento così impotente ora che anche desiderare qualcosa di più di essere in salute mi sembra una bestemmia.
Anche se però ieri sera mi sono ritrovata a desiderare per un momento di abitare a New York.
Mi è capitato tra le mani l'ultimo numero della Repubblica delle donne con un articolo sulla High Line di New York. Non ne avevo mai sentito parlare prima.
Si tratta della sopraelevata ferroviaria degli anni 30 che attraversa due zone di Manhattan. Dopo una decennale battaglia di un gruppo di cittaidini è stata trasformata in un parco urbano ricco di oltre 200 tipi di piante nordamericane, fiori, erbe selvatiche, cespugli di bacche che si infiltrano nella pavimentazione a doghe di cemento.
Le foto a corredo dell'articolo hanno un che di irreale, sembrano foto di una residenza privata più che di una vecchia sopraelevata.
Interessante anche il fatto che i lavori di ristrutturazione siano stati seguiti dal blog degli amici della High Line (www.thehigline.org) anche se due terzi dell'area devono ancora essere completati. Una nota dolente a questo quadro idilliaco è che stanno arrivando molti speculatori che vorrebbero collegare i propri immobili al tracciato del parco allo scopo di aumentarne il valore commerciale.
Eh già, non c'è più molto spazio per le favole al giorno d'oggi.

mercoledì, agosto 26, 2009

Basta!

Sono letteralmente nauseata di come viene usata la parola arte, di come si tende ad abusare dell'arte per far passare soluzioni che con l'arte con hanno niente a che fare.
Sono stufa di come alcuni "usano" l'arte per ottenere finanziamenti.
Non ne posso più di sentire tanti bla bla, discorsi che finiscono per esaltare progetti che poco hanno a che vedere con l'arte.
La cosa che mi infastidisce di più è quando di mezzo vengono messi i bambini che non hanno nessuna colpa tranne quella di sognare più di quanto la realtà poi concretamente ti mette a disposizione.
Questa continua auto-esaltazione di enti che sfruttano l'arte per fini personali.
Bleah, sono proprio schifata.

martedì, agosto 25, 2009

Che tu sia per me il coltello


"...dieci ore esatte da quando ho trovato la tua busta bianca nella casella postale, con il mio nome da una parte e il tuo dall'altra (forse come inizio potrebbe bastare)".

tratto da "Che tu sia per me il coltello" di David Grossman

E' da tempo che mi riprometttevo di leggerlo...è uscito nel 1999 per cui sono trascorsi 10 anni esatti da quel giorno in libreria quando lo presi in mano per comprarlo e poi lo rimisi giù.
L'ho cominciato ieri sera e sin dalle prime pagine si è rivelato per quello che mi aspettavo: uno di quei libri di cui non puoi più fare a meno. A meno di sfogliare, di rileggere, di coccolartelo fino a capire nel profondo quel mondo di sentimenti che animano Yair.

E' troppo presto forse per esprimere dei giudizi, lo so, ma vale la pena leggerlo.

Mi è piaciuta molto la frase che ho messo in virgolettato: come solo il fatto che lei avesse scritto il nome di lui potesse rappresentare un buon inizio. Quante volte si fanno di gesti, si compiono delle azioni senza tener conto di tutte le implicazioni che possono derivare. Accontentarsi delle piccole cose è un modo di affrontare la vita che sicuramente non ti porta frustrazioni nè delusioni difficili da digerire. Cogliere le piccole cose a piccoli passi. Sì, è così che vorrei cominciare a vivere.



lunedì, agosto 24, 2009

Le centquatre


Prima era un obitorio, in pietra e tufo.
Ora è diventato uno spazio a disposizione di ateliers e artisti, un centro propulsore di creatività e cultura. Un intero quartiere di Parigi, il XIX arrondissement, è rinato grazie al centro culturale "le Centquatre". Ho letto un articolo sull'ultimo numero di Elle Decor (ebbene sì, sto cercando di non divorarlo in pochissimo tempo, voglio a tutti i costi gustarmelo piano piano ma non ci riesco...).
A me è piaciuto moltissimo l'idea di Nicolas Simarik: creare un'installazione raccogliendo il maggior numero possibile di chiavi degli abitanti della zona. Una vecchia chiave in cambio di una nuova che per un mese consente l'accesso al luogo e alle sue manifestazioni.
Un'idea bizzarra ma che racchiude un certo che di "magico": tante chiavi per accedere a chissà quali case, molto diverse tra loro o forse abbastanza simili, stanze piene di ricordi, di voci, di pensieri mai espressi....
Interessante, davvero...
Per saperne di più: http://www.104.fr/#en/Artists/Blog/B78-Nicolas_Simarik?page=2

domenica, agosto 23, 2009

Kenzo Maison


Stamattina sfogliando il nuovo numero di ElleDecor mi sono imbattuta nella pagina pubblicitaria di Kenzo Maison e ho pensato: "Ecco dove vorrei essere sdraiata ora!".
E' un semplice divano ma con una grafica splendida, da sogno, e un pavimento a doghe di legno grezze come quelle che ho sempre sognato....insomma i miei sogni trasformati in realtà.
Per non parlare dei cuscini floreali: da sogno!
Ho cercato su internet per vedere se riuscivo a trovare la foto ma non ci sono riuscita. Nella ricerca sono approdata ad altre immagini di Kenzo maison (tra cui quella che apre il mio post). Ecco il link: http://www.myluxury.it/foto/kenzo-maison/5/

sabato, agosto 22, 2009

C'era una volta una bambina e 30 aragoste


C'era una volta, in un paese incantato, una bambina che amava tanto le aragoste. Le amava così tanto che un giorno in un ristorante chiese a suo papà se poteva comprare con i suoi risparmi un'aragosta per liberarla in mare. Il papà sorrise e la incoraggiò a chiedere al proprietario del ristorante se era possibile comperarne una per liberarla.
In un primo momento, il ristoratore raccontò alla bambina che non si poteva farlo perchè le aragoste stavano dormendo e non potevano essere svegliata.
Dietro insistenza del papà della bambina il proprietario del ristorante rispose che avrebbero potuto comperare 30 aragoste (quelle non prenotate per la serata) per un valore di 1.300 euro. E così fecero.
30 aragoste liberate in una notte stellata di fine agosto.
E così vissero tutti felici e contenti.

Il bello è che è una favola vera, non inventata.
Ecco il link per saperne di più: http://croaziatours.blogspot.com/2009/08/liberate-aragoste-nel-ristorante-niko.html

venerdì, agosto 21, 2009

L'ospite - seconda parte

Il libro l'ho finito stamattina, in un caldo allucinante con un mal di testa assurdo.
Non lo leggerei di nuovo, sicuramente.
Arrivata quasi a metà del libro la storia ha cominciato a prendere forma tanto da portarti a leggere una pagina dopo l'altra pur di vedere come andava a finire.
Tra umani e alieni alla fine si è come frastornati, non riesci più a distinguere tra chi lo è e chi non lo è.
Non lo consiglierei, sinceramente. A meno che non piaccia il genere.

giovedì, agosto 20, 2009

L'ospite


ok devo ammetterlo: non sto passando giorni felici. A casa, per lo più sdraiata a letto, non faccio che pensare a vampiri, streghe, maghi e ora anche agli ospiti.
Adoro il modo di scrivere di Stephenie Meyer, come riesce a raccontare le emozioni più forti che riusciamo a provare. Già un mese fa' ho comprato il suo ultimo libro "L'ospite". Leggendo la trama mi ero già fatta un'idea di quanto sarebbe stato duro riuscire a leggerlo fino in fondo dato che si parla di creature che hanno preso il sopravvento sugli umani, una nuova razza fatta di cercatrici, guaritori, consolatrici e quant'altro.
In effetti sono uscita fuori dai primi capitoli con una certa fatica, soprattutto perchè di solito il tempo per leggere i miei libri lo trovo quando ormai è troppo tardi e il mio fisico chiede riposo, sonno, pace per gli occhi e per la mente.
In questi giorni di riposo forzato a letto ho deciso di riprovare ad andare avanti con la lettura e devo dire che mi sta cominciando a prendere.
E' un libro decisamente anomalo rispetto a quelli che leggo di solito, la fantascienza non mi piace nè sotto forma di libri nè di film. Per Stephenie però ho deciso di fare un'eccezione.

mercoledì, agosto 19, 2009

Il meraviglioso mago di Oz


Dorothy, lo Spaventapasseri, il Boscaiolo di Latta, il Leone Vigliacco.
Tanti personaggi in cerca del mago di Oz.
Dorothy vorrebbe tornare in Kansas.
Lo Spaventapasseri vorrebbe avere "..un po' di cervello: io l'ho pieno di paglia...come faccio a pensare se non ho il cervello?".
Il Boscaiolo di Latta vorrebbe avere un cuore perchè quando era innamorato era l'uomo più felice della terra ma non si può amare senza cuore.
Il Leone vigliacco vorrebbe avere un po' di coraggio.

Alla fine arrivano al mago di Oz, dopo aver sconfitto anche l'ultima strega cattiva (quella dell'Ovest), ma scopriranno che in realtà non è un vero mago.....
E' una storia molto complessa che contiene al suo interno tutti gli elementi classici di una favola: il mago, le streghe buone e cattive, il Paese di Porcellana, la cuffia d'oro con i suoi poteri magici, le scarpette d'argento il cui incantesimo viene svelato nelle ultime pagine del libro...
C'è una morale dietro la favola ossia che abbiamo già dentro di noi la forza per uscire dalle situazioni più brutte: magari non ne siamo consapevoli fino in fondo ma ce la possiamo fare anche senza streghe o maghi....basta crederci.
C'è un passaggio del libro in cui il mago "infonde" il coraggio al leone facendolo bere un liquido contenuto in una bottiglia quadrata di vetro verde.
"Se fosse dentro di te sarebbe coraggio. Non sai che il coraggio lo si ha sempre dentro? Quindi questa bevanda non si può davvero chiamare coraggio finchè non la avrai bevuta" disse il Mago.
Rimasto solo Oz pensava "Come posso non fare l'imbroglione quando la gente mi costringe a fare cose che, lo sanno tutti, non si possono fare?".
Come si può non innamorarsi di un libro così? E' incredibile pensare che la prima edizione risale al 1900.

lunedì, agosto 17, 2009

Come intossicarsi con ottimi risultati

Ebbene sì, sono riuscita ad intossicarmi per bene.
Adesso non posso che fare delle belle punturine e starmene a riposo a letto.
Spero di stare un po' meglio per poter scrivere qualcosa di più interessante della mia salute. Ma se non c'è quella non c'è neanche il resto.
Ufffaaaa!!!

venerdì, agosto 14, 2009

Esisterà mai un Edward Cullen come in Twilight?


Ieri sera con una mia amica sono riuscita finalmente a vedere Twilight su grande schermo. L'ambientazione è stata molto "unusual": nel parco vicino al nostro ufficio, con un profumo di erba bagnata e un'aria bella fresca, finalmente.
Premetto che appena uscito il film ero molto scettica. Pensavo: vampiri = sangue, scene scabrose.
In realtà è una bellissima storia d'amore, una di quelle storie che ti fanno sognare, che ti portano a pensare: ma potrebbe esistere davvero un Edward come quello del film? Un uomo che quando ti guarda e sorride tu resti senza fiato, un uomo che vuole solo te e pensa solo a te. Un uomo che farebbe qualsiasi cosa per farti felice, per vederti sorridere.
E' ovvio che si tratta di fantasia, Stephenie Meyer è stata bravissima a descrivere Edward nei suoi libri (che ho divorato in tre giorni scarsi: un mio post di aprile http://tuttoilmondodilu.blogspot.com/2009/04/hi-fun-e-twilight.html). Ed è abbastanza difficile che un Edward così incantevole possa sopravvivere all'isteria della vita quotidiana, fatta di problemi, rinunce, doveri. Una vita che ti lascia pochissimi spazi per te come persona.

giovedì, agosto 13, 2009

Il windsurf a Trieste

Stamattina girando su iStockphoto per cercare delle immagini da inserire in una presentazione ho pensato al windsurf. Nella mia immaginazione facendo il classico giochino se-dico-...-tu-a-cosa-pensi? mi viene in mente la libertà.
E' strano anche perchè chi va sul windsurf non ha molta libertà di azione: tutto si gioca sull'equilibrio, devi essere bravo a seguire il vento per non cadere.

Qui a Trieste si pratica molto il windsurf, in particolare a Barcola.
Chi conosce Trieste sa che per entrare in città puoi anche passare davanti al Castello di Miramare e poi proseguire costeggiando il lungomare di Barcola, una passeggiata lunghissima. Qui moltissimi triestini amano prendere il sole e anche farsi un bagno.
Alla fine di Barcola, vicino alla grande pineta, c'è un punto dove partono/arrivano i windsurf.

Certe mattine di inverno, quando c'è un bel borino (ma non troppo) che soffia, li vedi arrivare di corsa con i loro furgoncini, muniti di muta e windsurf naturalmente.
Quanto li invidio!! A volte mi chiedo cosa puoi provare ad andare in ufficio dopo aver surfato sulle onde in una fredda mattina del nostro lungo inverno?
Dev'essere freddissimo ma anche intenso, emozionante. Il bello è che alle 08.30 li vedi già che si cambiano.

Le grandi passioni ti lasciano il segno!

mercoledì, agosto 12, 2009

Quanti siamo?

Mi è già capitato più volte di pensare a chi potrà mai essere il lettore del mio blog.
Ammetto che ho diffuso solo a pochi il mio URL.
Non mi piace molto l'idea che un collega possa leggere quello che scrivo. Di solito cerco di evitare argomenti lavorativi ed è un grosso sforzo dato che buona parte della mia giornata si svolge in ufficio.
Non ho molti amici, anzi ne ho pochissimi. Sono molto riservata.
Sì sono un po' solitaria, è vero.
Da bravo acquario ho il bisogno di sentirmi libera, in ogni momento, di non avere grossi vincoli, di potermi staccare appena ne ho bisogno.
L'idea di aprire un blog è arrivata all'improvviso, suggerita da una persona a cui tengo molto. Mi ha proposto di scrivere su un altro blog, io ho accettato ma poi mi è venuta voglia di scrivere anche un po' delle piccole cose quotidiane che mi girano attorno, che coinvolgono la mia mente al punto da sentire un bisogno fisico di scrivere.
Per tornare al filo del discorso, non ho mai tenuto particolarmente al fatto di contare quanti lettori possano leggere il mio blog. Poi però a volte ci penso e mi chiedo se quello che scrivo viene letto da qualcuno, se c'è qualcuno che ogni tanto ha voglia di leggere quello che scrivo. Di ascoltare le mie parole.
Woww!! Sono discorsi troppo complessi a quest'ora della sera.... insomma per arrivare al dunque se noterete un widget contatore è solo perchè oggi è stata una buona giornata, le cose che ho scritto sono piaciute al mio capo e quindi mi sento molto sù di morale (è molto probabile che sparirà a breve).
Baci e buona serata

Cosa farai quando sarai grande?

Il mio bimbo me lo sta ripetendo un giorno sì e l'altro anche.
E' un continuo ripetere la stessa domanda.
All'inizio mi chiedevo il perchè e poi la risposta è uscita così, naturalmente.
Era anche ovvia, tra l'altro.
Vi ho incuriositi abbastanza?
Ebbene il motivo è che muore dalla voglia di dirlo lui, cosa vorrebbe fare da grande. Ogni giorno anzi ogni momento della giornata cambia:
  • chef in un ristorante a Parigi
  • pizzaiolo
  • pescatore a Genova
  • sub
  • pilota di aerei
Ho riflettuto poi sul fatto che sono ormai passati tantissimi anni dall'ultima volta in cui mi sono fermata a chiedermi cosa potrei fare da grande...secondo me sarebbe bello avere ancora la freschezza e l'ingenuità che hanno i bambini, anzi dovremmo sforzarci tutti di essere aperti al futuro.
I sogni sono importanti, devono essere coltivati, amati, coccolati e conservati con cura al riparo da tutto e da tutti. E' bello sognare, immaginare di poter diventare qualcun altro, di poter fare anche altri lavori oltre a quello che facciamo.

lunedì, agosto 10, 2009

E pensare che qualcuno ci viene solo per il mare


Durante il mio breve ma intenso soggiorno a Genova mi è capitata tra le mani una rivista in cui ho visto la pubblicità del turismo in Liguria.
Devo ammettere che rispecchia molto quello che avrei voluto vedere nella mia regione (tuttoilmondodilu.blogspot.com/2009/06/essenza-di-divertimento.html)
Semplice e con un testo che rispecchia quello che un turista pensa dopo aver passato qualche giorno in Liguria. C'è il mare ma c'è molto, molto altro per cui vale la pena di visitare questa regione. Si citano i borghi, le antiche mura. Sicuramente un testo semplice ma che ti colpisce.

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